Bisogna andarsene via, è l'unica soluzione
post pubblicato in
diario, il 12 marzo 2014
Giornate nerissime. Non va bene nulla. Dopo mesi di impegno, competenza dimostrata, capacità e produttività niente... di nuovo sulla strada.
Come mi dovrei sentire?
Resiterò ancora pochi mesi, poi me ne andrò possibilmente per non tornare. Ovunque è meglio che qui.
Che paese di merde infami.
Giorni lavorativi, ma non ufficiali
post pubblicato in
diario, il 19 novembre 2013
Giorni che non ti lascian altro tempo che , dei quali però niente resterà in termini di .
Poco anche in tasca, se è per questo.
Quindi tornato a casa a una certa, è inevitabile pensare, ma chi cazzo me lo fa fare? E la buona tiritera buonista e traquillizzante "queste fatiche un giorno ti saranno utili" pare sempre meno giustificata dall'esperienza passata. Chi non ti conosce non riesce a valutare né dal Cv né dalla tua persona quanto in questi giorni ti sei sbattuto, avendo per giunta poco in cambio.
Pare sempre poi che sono stato a divertirmi fino ai trentanni.
PRENDITORI
post pubblicato in
Notizie, il 26 ottobre 2013
Nolan Bushnell: Qui da voi, e in Europa in generale, tutto quello che ho fatto non sarebbe stato possibile. Ci sono troppe garanzie nei confronti dei lavoratori, come pensate che qualcuno abbia il coraggio di investire?
Questi non sono imprenditori, sono PRENDITORI. Come lo fu il tanto osannato Jobs, e come sono tutti quelli che puntano a produrre riducendo i costi del lavoro. Imprenditori furono persone come Adriano Olivetti, che le troppe garanzie ai lavoratori voleva aumentarle, e riuscì anche a progettare il primo personal computer, in Italia.
Che poi, se mi dicono che per innovare bisogna sfruttare, la mia risposta è semplice: della vostra "innovazione" possiamo farne anche a meno. Tenetevi Iphone, che io mi tengo i miei diritti.