Il salvataggio dal fallimento delle 4 banche italiane
post pubblicato in
Notizie, il 5 dicembre 2015
Di fronte al fallimento di una banca (In questo caso Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Chieti, Cassa di Risparmio di Ferrara) le strade sono tre:
1) far pagare a tutti noi cittadini i debiti (cosa se si ha fatto la BCE con le grandi banche europee durante la crisi e lo Stato italiano nel caso di Monte dei Paschi)
2) lasciar fallire la banca e quindi i risparmiatori (mai successo in Italia, sarebbe un disastro con possibile "contaminazione" con altre banche e mettendo di nuovo in crisi il sistema creditizio)
3) far pagare agli azionisti (e hai risparmiatori che hanno investito nelle obbligazioni della banca) il salvataggio della banca.
Stavolta si è scelta la terza strada, che a me sembra la più giusta, secondo il cosiddetto "salva banche". Giusta anche se gli azionisti si rovinano, perché sarebbe più ingiusto che pagassi anch'io e anche voi come nel caso 1. Ed ecco Forza Italia e M5S gridare che il governo fa fallire i cittadini per salvare la banca.
Non ci sono parole per descrivere la loro abilità nel distorcere la realtà.
Patti (di stabilità) politica
post pubblicato in
Ex Libris, il 10 luglio 2015
«Le prime a rompere il patto di stabilità nel 2003 furono Francia e
Germania. La Francia ha continuato a violare le regole anti-deficit fino
a incorrere nelle multe, che le sono state però risparmiate con
spregiudicate contorsioni interpretative. In nome del superiore
interesse europeo. Perché nessuna grazia alla Grecia, a dispetto dei
cattivi e disinibiti maestri? Negli
ultimi 5 anni (in Grecia) il debito è schizzato dal 120 al 180 %,
complice una recessione paurosa figlia della Troika. I Governi
precedenti però hanno rispettato solo il 30% degli impegni presi. Ora
invece da quello di Tsipras se ne pretende l'attuazione “blindata” del
100% come pre-condizione alla concessione di nuovi aiuti. Perché?
Tsipras non appartiene all'establishment politico europeo, è un leader
di estrema sinistra che tra i tanti ha il torto di contestare il
pensiero unico dominante in nome di una politica di crescita che renda
sostenibili i debiti e restituisca fiducia e futuro alla Grecia come
all'Europa».
- Adriana Cerrettelli, Il Sole 24 Ore
I giorni della scelta
post pubblicato in
Notizie, il 6 maggio 2012
La democrazia da sempre un occasione per poter decidere il futuro. Francia, Grecia, Serbia e Ucraina al voto tra oggi e domani,ma anche le amministrative in Italy. Domani sapremo se agli europei piace l'attuale Europa fatta di sacrifici per i più deboli e crediti illimitati alle banche, l'Europa di Merkel Sarkò (Monti) Bce e Fmi O se gli europei avranno deciso di invertire la rotta prima del naufragio.