Patti (di stabilità) politica
post pubblicato in
Ex Libris, il 10 luglio 2015
«Le prime a rompere il patto di stabilità nel 2003 furono Francia e
Germania. La Francia ha continuato a violare le regole anti-deficit fino
a incorrere nelle multe, che le sono state però risparmiate con
spregiudicate contorsioni interpretative. In nome del superiore
interesse europeo. Perché nessuna grazia alla Grecia, a dispetto dei
cattivi e disinibiti maestri? Negli
ultimi 5 anni (in Grecia) il debito è schizzato dal 120 al 180 %,
complice una recessione paurosa figlia della Troika. I Governi
precedenti però hanno rispettato solo il 30% degli impegni presi. Ora
invece da quello di Tsipras se ne pretende l'attuazione “blindata” del
100% come pre-condizione alla concessione di nuovi aiuti. Perché?
Tsipras non appartiene all'establishment politico europeo, è un leader
di estrema sinistra che tra i tanti ha il torto di contestare il
pensiero unico dominante in nome di una politica di crescita che renda
sostenibili i debiti e restituisca fiducia e futuro alla Grecia come
all'Europa».
- Adriana Cerrettelli, Il Sole 24 Ore